I sentieri
dell'Asinara

L'Asinara

L’Asinara presenta una forma stretta e allungata percorsa da una strada in cemento per una lunghezza di circa 25 km, seguendo la quale è possibile incontrare i principali ambienti dell’isola, osservare le specie più caratteristiche e i principali nuclei urbanizzati: Fornelli, Campu Perdu, La Reale, Trabuccato e Cala d’Oliva.

A questa strada principale sono collegate delle strade sterrate che conducono verso centri secondari, quali Santa Maria, Tumbarino, Elighe Mannu e Punta dello Scorno. Da queste dipartono numerosissimi sentieri, utilizzati in passato per attività prevalentemente pastorali, che ora costituiscono un’ottima risorsa per le attività escursionistiche e per la scoperta delle aree più selvagge ed incontaminate dell’Isola.

L’area di Fornelli è raggiungibile tramite la strada cementata o via mare. In questa area si incontra l’ex carcere di massima sicurezza, struttura quadrangolare di circa 8.000 mq, costruita alla fine dell’800.

La continua sorveglianza alla quale era sottoposto il supercarcere ha lasciato tracce nelle garitte semidistrutte e nell’illuminazione esterna. Di particolare interesse i giardini realizzati dai detenuti. Al momento, per motivi di sicurezza, il supercarcere non è accessibile.

A nord del carcere sono presenti alcuni edifici minori, prevalentemente destinati ad alloggi per agenti e una fontana con abbeveratoi del 1896.
Ad est del carcere, seguendo la strada sterrata si raggiunge l’insediamento di Santa Maria, una doppia diramazione carceraria a destinazione agricola e zootecnica sorta intorno all’inizio del secolo scorso e ingrandita nel 1950. Il complesso è costituito dal carcere, che occupa una superficie di circa 2000 mq, dai due silos e dalle stalle.

All’esterno sono ancora presenti i macchinari agricoli utilizzati in passato. Da Fornelli possono essere percorsi alcuni sentieri tematici, tutti con partenza dal Centro Visita, e quasi tutti percorribili per intero su due ruote.

Questa zona dell’Asinara ospitava in passato le strutture sanitarie per gli equipaggi delle navi colpite da malattie infettive. Lo schema organizzativo del complesso di Cala Reale, in asse con la simmetria del Palazzo Reale oggi sede del Parco e del Ministero dell’Ambiente, è riconoscibile già al momento dell’approdo.

Allontanandosi, il disegno perde di unità e leggibilità, anche se gli edifici conservano un orientamento parallelo alla strada principale. Le strutture sono datate fine ‘800 con evidente influsso dell’architettura piemontese.

Ad est del Palazzo Reale è presente il grande edificio della stazione sanitaria marittima e la struttura della Disinfezione. Quest’ultima è indubbiamente molto suggestiva e si estende fino alla costa dove si raccorda con un piccolo molo autonomo.

Ad ovest del Palazzo Reale gli edifici diventano meno numerosi, le cubature diminuiscono e le tipologie a pianta rettangolare allungata vengono sostituite da altre più complesse. Meritano una citazione la chiesa con il campanile, la cappelletta austro-ungarica, recentemente ristrutturate, e l’edificio della ex Clinica, ove spicca il portico sorretto da pilastri in ghisa stile tardo-liberty, destinata a diventare la Casa del Parco.

Arrivando da Trabuccato, sia via mare che via terra, il villaggio di Cala d’Oliva appare quasi improvvisamente, come un piccolo paesello costiero di colore bianco. Il borgo è costituito da edifici bassi nella parte vecchia, mentre la zona più alta, ove erano concentrate le principali attività carcerarie, è caratterizzata da volumetrie più importanti, quasi fuori scala, come gli uffici della Direzione, la Caserma degli Agenti, le officine, le strutture penitenziarie del Bunker e della Diramazione Centrale.

Le case di Cala d’Oliva nascono su strette stradine pavimentate in pietra, a ricordare la disposizione urbana di alcuni centri liguri costieri. Ai lati della via centrale si estendono due file di edifici che portano verso la piazzetta belvedere con la chiesa. Le tipologie d’uso sono prevalentemente abitative, con locali destinati in passato a servizi quali infermeria, bar, dispensa agricola, pizzeria e anche un vecchio cinema.

Dal centro del villaggio partono diverse stradine, verso il porticciolo, verso l’edificio della Nuova Foresteria, sede della Caserma della Forestale, verso la parte alta sino alla Diramazione Centrale, l’edificio carcerario più importante dell’isola, oggi Centro di Educazione Ambientale del Parco.

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