Il sentiero
del Granito

Il sentiero
del Granito

Attraverso paesaggi mozzafiato e cale incontaminate

Il Sentiero del Granito si percorre lungo la strada sterrata verso est rispetto al piazzale del molo di Fornelli. Al primo stagno retrodunale, che si incontra dopo qualche centinaio di metri, si tiene la sinistra e ci si inoltra verso l’interno fino ad incrociare la strada sterrata che conduce dal supercarcere di Fornelli alla struttura carceraria di Santa Maria.

Arrivati alla sommità della collina si discende verso Punta Barbarossa, incontrando sulla sinistra un piccolo specchio d’acqua, rifugio apprezzato da anatidi e aironi nella stagione invernale. Superato il vecchio cancello diroccato nei pressi del mare inizia il mondo del granito dell’Asinara, che accompagna l’escursionista per tutto il percorso, in gran parte ciclabile. Si costeggia il mare in un’alternarsi di calette, macchia mediterranea, giunchi e piccoli stagni temporanei, fino alle due spiagge di Punta Li Giorri.

Qui il sentiero si fa più impervio e si incontrano ben 3 cave di granito, con ancora alcuni attrezzi di lavoro e strutture artigianali di riparo. Nella parte finale, a Cala Sant’Andrea, si costeggia lo specchio d’acqua salmastro e la zona a protezione integrale e si ritorna sulla strada cementata,  una volta superato l’ex Carcere di massima sicurezza di Fornelli,  si torna al punto di partenza.

Partenza: Fornelli

Arrivo: Fornelli

Lunghezza: 11,4 km

Tempo di percorrenza: 3 h 30′

Dislivello massimo: 75 m

Tipologia: Percorso ad Anello

Ciclabilità: in gran parte ciclabile

Accesso: L’accesso al sentiero è contrassegnato da un cartello ben visibile dal molo di Fornelli.

Di particolare interesse:

I cavalli dell'Asinara

Durante l'itinerario non mancheranno gli incontri con i cavalli della piana di Fornelli.

Cala Sant'Andrea

La Cala Sant'Andrea è tra le più note dell'isola per la sua sabbia bianca e le acque turchesi. La spiaggia è sottoposta a tutela integrale. È quindi possibile vederla dal percorso ma non ci si può avvicinare oltre i limiti consentiti.

L'acqua e il granito

L'acqua cristallina caratterizza il tratto di costa lambito dal sentiero del Granito.
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La chiesetta diroccata

La suggestiva chiesetta diroccata di Fornelli è ormai riparo per diversi animali selvatici.

 

Il lavatoio

Il vecchio lavatoio ci riporta alle attività quotidiane che venivano svolte nell’isola.

Chiesa di Cala Reale

La piccola chiesa di Cala Reale, visibile dal mare quando si arriva al molo con il traghetto.

Giardino mediterraneo

Un giardino didattico ci mostra le specie endemiche dell’isola dell’Asinara.

Cala delle Barche Napoletane

La spiaggia della Cala delle Barche Napoletane è famosa per la sua sabbia bianca fine e le sue acque turchesi.

Cala le Soriane

La Cala le Soriane che incontriamo lungo il percorso potrebbe costituire l’occasione per una sosta.

Cala Murighessa

La Cala Murighessa con le sue acque turchesi, poco distante dal Borgo di Cala d’Oliva, deve il suo nome alla pianta del gelso, appunto “murichessa” in dialetto sassarese e in sardo.

Cala delle Barche Napoletane

La spiaggia della Cala delle barche napoletane è famosa per la sua sabbia bianca e le acque turchesi.

Torre di Trabuccato

La torre difensiva, la più antica dell’isola, fu costruita nel 1609 su progetto di Andrea Perez, capitano ordinario delle Opere del Regno di Sardegna. Nel corso del XVIII secolo, la struttura fu sottoposta a una serie di restauri. La torre si sviluppa su una pianta circolare, con copertura piana e volta a cupola.

Cantina di Trabuccato

Vista aerea della Torre di Trabuccato e, più in basso, delle cantine. All’epoca della colonia penale quest’area era dedicata alla coltivazione della vite e alla produzione di vino.

Trabuccato

Strutture della colonia penale di Trabuccato, un tempo strutture destinate al Terzo Periodo di quarantena.

I "Periodi" di quarantena

Lungo il percorso troviamo gli edifici detti del Primo Periodo e del Secondo Periodo: queste distinzioni si riferiscono ai periodi di quarantena sanitaria che doveva essere trascorsa sull’isola. L’utilizzo ufficiale dell’Isola come lazzaretto del Regno d’Italia risale al 1885.

Ossario austro-ungarico

Nel 1936 si provvide a costruire un grande Ossario voluto dal governo austriaco. L’edificio si sviluppa a cospetto dello Stagno Lungo, sulle falde orientali del Monte Ruda. All’interno vi si collocarono i resti dei soldati austro-ungarici esumati dai diversi cimiteri: 7048 militari le cui ossa furono pietosamente raccolte in tanti scomparti in vetro.

Domus de Janas

Largo spazio alla natura nell’area dietro Campu Perdu, in direzione “Mare di fuori”. In pochi minuti ci immergiamo nella natura incontaminata dove è facile incontrare la fauna dell’Isola.

Campu Perdu

La diramazione agricola di Campu Perdu, situata nella località omonima, fa parte della Colonia Penale Agricola istituita sull’Isola nel 1885. La struttura, costruita dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitava detenuti impegnati in varie attività agricole.

Cappella austro-ungarica

Una piccola Cappella ci ricorda il periodo in cui l’Asinara ospitò diverse decine di migliaia di soldati Austriaci, prigionieri della I Guerra Mondiale.

Gli Stretti

Piana più stretta dell’Isola Parco, larga in questo punto solamente 290 metri.

Isolette cala Sgombro di dentro

Bellissimo arcipelago a sud-est di Tumbarino.

Tumbarino

L’Osservatorio Faunistico è nato presso l’ex Diramazione Carceraria di Tumbarino con il recupero di alcuni edifici del piccolo borgo. Nelle sale, in passato destinate a soggiorno carcerario, sono state realizzate aree espositive e multimediali: un’aula verde per attività didattiche, il centro faunistico e ornitologico, il laboratorio per le attività di inanellamento.

Spiaggia dello Spalmatore

La spiaggia di finissima sabbia bianca è situata nell’estremità meridionale dell’isola davanti alla Rada di Fornelli. La spiaggia è accessibile ai visitatori e quindi alla balneazione.

Cala Sant'Andrea

La Cala Sant’Andrea è tra le più note dell’isola per la sua sabbia bianca e le acque turchesi. La spiaggia è sottoposta a tutela integrale. È quindi possibile vederla dal percorso ma non ci si può avvicinare oltre i limiti consentiti.

Punta Li Giorri

Punta Li Giorri è il capo di una piccola penisola granitica che nel “collo” di connessione con il resto dell’Isola regala due splendide cale.

Punta Barbarossa

Estrema punta sud dell’Isola. Il capo, il cui nome è intitolato al famoso corsaro, si presenta come una lingua rocciosa che si protende in direzione di Stintino.

Carcere di Santa Maria

Santa Maria è stata una delle diramazioni più recenti e moderne. Qui veniva praticata l’agricoltura utilizzando gli aratri a trazione animale e venivano inoltre allevati cavalli, maiali, capre e vitelli. Questa diramazione era anche denominata “legione straniera” perché il 95% dei detenuti erano stranieri.

Castellaccio

La Fortezza Castellaccio, struttura medievale semidiroccata che domina la piana e tutto lo stretto di Fornelli. Le mura esterne, alte in media circa 11 metri, raggiungono in certi lati anche i 14 metri. Dall’ingresso si accede a un piazzale con alcuni edifici diroccati, tra cui uno rettangolare di grandi dimensioni, che forse un tempo serviva da alloggio per i torrieri.

Sorgiva e cisterna

Durante la salita verso la rocca che ospita la struttura del Castellaccio incontriamo una sorgiva. La cisterna che la sovrasta ha un semplice e ingegnosi sistema di “troppo pieno” che rifornisce un abbeveratoio per il bestiame.

Carcere di Fornelli

Il carcere di Fornelli è stato la prima struttura carceraria costruita sull’isola. Questo carcere è stato utilizzato durante gli anni di piombo per la reclusione di membri delle Brigate Rosse. In quell’occasione furono attrezzate le celle di massima sicurezza.

Cuile Zonca

Il Cuile Zonca è un edificio in passato usato per le attività agricole e la pastorizia. Da lì inizia il declivio verso Cala d’Oliva.

Punta Maestra Serre

Vista panoramica dalla Punta Maestra Serre dove sono state installate delle antenne radio ormai in disuso.

Elighe Mannu

La foresta di lecci di Elighe Mannu è il più grande polmone verde dell’isola.

Punta Scomunica

Punta della Scomunica, con la sua altezza di 408 m in cima al massiccio settentrionale, è la vetta più alta dell’isola.

Case Bianche

Quella di Case Bianche è una delle più interne diramazioni carcerarie. Ci alloggiavano per lo più i detenuti definiti “sconsegnati”, che potevano cioè svolgere mansioni lavorative senza uno stretto controllo da parte delle guardie.

Cala Giordano

La spiaggia di Cala Giordano è situata sul lato est dell’isola Asinara, in corrispondenza con Punta Sabina. Il suo ridotto arenile lungo circa 50 metri è costituito da sabbia grossolana dorata e di ciottolini chiari.

Ex-semaforo

L’ex-stazione semaforica di Punta Scorno era attiva dal 1924 al 1975 come stazione pluviometrica e dal 1937 al 1975 come stazione termometrica. È costituita da tre corpi di fabbrica: il semaforo vero e proprio, un piccolo manufatto presumibilmente utilizzato in periodo bellico come deposito munizioni e un alloggio destinato al capoposto.

Cala d'Arena

Cala d’Arena è la spiaggia più settentrionale dell’isola dell’Asinara e forse la più bella, divisa in due durante l’inverno da un piccolo ruscello.
Cala d’Arena è sottoposta al regime di tutela integrale. I motivi di questa protezione risiedono nella sua straordinaria bellezza naturalistica, espressa nei colori azzurrati del mare e negli aspri e suggestivi tratti rocciosi che si alternano alla sabbia bianca.

Torre di Cala d'Arena

La torre venne eretta a partire dal 1610: di forma troncoconica, ha diametro alla base di circa 12 metri ed ingresso a circa 4,5 m dal suolo.

Cala Sabina

Anche detta Cala dei Ponzesi, è incorniciata da un promontorio granitico nell’estremità nord-orientale dell’Asinara. La spiaggia di sabbia candida e finissima è punteggiata da qualche scoglio e immersa nella lussureggiante macchia mediterranea, i cui colori e aromi caratterizzano tutta la costa del parco nazionale.

Il faro di Punta dello Scorno

Situato a nord ovest del golfo dell’Asinara, fu costruito nel 1854 e attivato nel 1859 dal Regio ufficio del Genio Civile del regno di Sardegna. La torre circolare è alta circa 35 metri, costruita al centro di un fabbricato di servizio a tre piani. È stato presidiato fino alla completa automazione nel 1977.